Sinergie di Scuola

Diffida

La diffida può assumere diversi significati, richiamando l’obbligo di onorare un impegno assunto, oppure l’avvertimento di non commettere una determinata azione o di non adottare un comportamento scorretto (il mobbing, a titolo di esempio).

Si tratta di una comunicazione che prende avvio da un soggetto che si ritiene leso nei propri diritti da un comportamento già agito (o futuro) di un’altra persona.

È evidente che non si tratta di una comunicazione sui generis e neppure di una semplice azione di sollecito: la parola “diffida” esprime una dichiarazione di sfiducia e, nel contempo, un ammonimento (ti diffido da...).

Nella maggior parte dei casi, il suo potere deterrente si esprime nei confronti di un fatto già accaduto; tuttavia, essa può essere indirizzata anche a scopo preventivo: quando, cioè, si abbia la ferma convinzione dell’imminente verificarsi del fatto medesimo.

A titolo esemplificativo si cita l’utilizzo di una formula che accomuna i termini “diffida ad adempiere”, “intimazione” e “messa in mora”, anche se non tutti sono a conoscenza del fatto che i termini stessi riguardano diversi aspetti e contenuti.

Nell'articolo "La diffida, occasione di conflitto o strumento di mediazione?" Rita Manzara Sacellini illustra le varie forme dell’atto, la procedura da attivare da parte del Dirigente scolastico e i termini previsti.

In allegato i seguenti modelli:

  • Atto cautelare di costituzione in mora per l’infortunio
  • Atto di intimazione a teste.

L'articolo e i modelli sono riservati agli abbonati.

Abbonamenti e Ordini

Leggi altri contenuti su:

© 2024 HomoFaber Edizioni Srl - Tutti i diritti riservati. Sono vietate la copia e la riproduzione senza autorizzazione scritta. Sono ammesse brevi citazioni ed estratti indicando espressamente la fonte (Sinergie di Scuola) e il link alla home page del sito.