In caso di piccoli reati commessi da minori, l'esigenza di educativa deve prevalere sulla prosecuzione del procedimento penale. Così ha stabilito la sesta sezione della Cassazione con la sentenza n. 28250/2011, con la quale ai giovani protagonisti di piccoli reati (nella specie un quindicenne accusato di detenzione e spaccio di 2,3 grammi di cocaina mista ad eroina) è stata concessa una opportunità, non tanto per questione di perdonismo, ma per l’esigenza di mettere comunque sempre in primo piano l’aspetto educativo.
Tali esigenze verrebbero evidentemente meno nel caso in cui il minorenne non uscisse dal circuito giudiziario per poter concentrare le proprie risorse sulla scuola e sulla ricerca di un lavoro.
Fonte: Adnkronos