Dove finisce il complimento e inizia la molestia sessuale? A fronte di gesti o proposte considerati inaccettabili, alcuni comportamenti non sono, infatti, ritenuti univocamente inappropriati. Ciò che per alcuni, in altre parole, può essere percepito come un complimento o una battuta, per altri può risultare offensivo, soprattutto in luoghi di lavoro con differenze culturali, sociali o di provenienza o con un alto turnover, che comporta scarsa conoscenza a livello personale.
Su queste aree cerca di fare luce la brochure realizzata dal Comitato unico di garanzia Inail (CUG) dal titolo “Ri-conoscere per prevenire i fenomeni di molestia e violenza sul luogo di lavoro” con l’obiettivo di sensibilizzare e contrastare ogni forma di comportamento inaccettabile nei luoghi di lavoro. La violenza rappresenta, infatti, un fattore di rischio per la sicurezza e la salute di lavoratrici e lavoratori da affrontare in maniera strutturale all’interno del sistema di prevenzione anche grazie all’adozione di un modello organizzativo che si avvalga di adeguati strumenti di rilevazione, di monitoraggio e di gestione degli eventi avversi.
La brochure e la locandina rimandano all’opuscolo realizzato dal Comitato in occasione dell’8 marzo 2021 e si ispirano ai contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto il 18 novembre 2020 dalla Ministra per la pubblica amministrazione, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia e la Rete Nazionale dei Comitati Unici di garanzia, con il Cug Inail capofila. Un contributo per promuovere e garantire un ambiente di lavoro ispirato al rispetto della persona e privo di fattori di discriminazione così come di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica.