Con Messaggio n. 158 del 15/01/2016 l'Inps ha comunicato che dal 1° febbraio 2016 il sistema di pagamento con RID (Rapporto Interbancario Diretto) a importo prefissato – uno degli strumenti utilizzati per pagare all’INPS gli oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia - sarà sostituito dal nuovo sistema di pagamento SDD (SEPA Direct Debit - Addebito Diretto SEPA) a importo prefissato.
Le deleghe alla banca o a Poste Italiane per i pagamenti con RID a importo prefissato restano valide anche per i pagamenti con SDD a importo prefissato. Non è pertanto necessario sottoscrivere una nuova autorizzazione per avvalersi del nuovo strumento di pagamento.
Scegliendo l’SDD a importo prefissato, il debitore - come con il RID - rinuncia alla facoltà di esercitare il diritto al rimborso di operazioni autorizzate entro il termine di 8 settimane dalla data di addebito, conservando però il diritto a revocare l’operazione fino al giorno della data in cui il pagamento è dovuto e il diritto a chiedere il rimborso di operazioni non autorizzate entro 13 mesi dal loro addebito.
Nel caso in cui l’assicurato non voglia proseguire i pagamenti all’INPS mediante l’SDD a importo prefissato, egli potrà versare quanto dovuto, senza soluzione di continuità, attraverso gli altri strumenti a disposizione: MAV, POS virtuale, Reti Amiche.
Sarà inviata, a breve, in modalità automatizzata una lettera informativa, sulle novità in argomento, agli assicurati per i quali risultino attivi addebiti diretti RID per il pagamento di oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia.