Nella seduta alla Camera dei Deputati del 19 novembre 2010, nell’ambito della discussione sulle Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011), è stato accolto l’ordine del giorno proposto dagli onorevoli Giancarlo Mazzuca, Giuliano Cazzola e Fabio Garagnani del Pdl concernente la revisione del meccanismo di rivalutazione delle pensioni.
Il documento approvato impegna il Governo, in prossimità della scadenza del periodo transitorio 2008-2010 previsto dalla legge n. 127 del 2007, a valutare interventi al fine di rendere strutturale e definitivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni stabilito.
Ricordiamo che il meccanismo di rivalutazione delle pensioni vigente da anni determina una perdita di potere d'acquisto dei trattamenti pensionistici (circa l'8 % negli ultimi dieci anni), colpendo, in particolare, i pensionati ultrasettantenni, titolari di pensioni mediamente più basse; tale effetto negativo è stato ulteriormente aggravato, per le pensioni di importo medio-alto – dal blocco della perequazione istituito negli anni 1998-1999-2000.
Con la legge 3 agosto 2007 sono stati modificati i criteri di applicazione della perequazione automatica delle pensioni in conseguenza dei quali ai trattamenti pensionistici di importo compreso tra tre e cinque volte il minimo Inps l'indice di rivalutazione automatica delle pensioni è stato applicato, per il triennio 2008-2010, nella misura del 100 % (anziché del 90 %), mentre oltre tale importo la percentuale di adeguamento è ridotta al 75 %.
“Tale intervento legislativo – leggiamo nel documento - ha rappresentato una, seppure modesta, risposta alle legittime aspettative dei pensionati, nella direzione di un allineamento delle pensioni al costo della vita, compatibilmente con le disponibilità di bilancio pubblico”.