Il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando per l’ammissione al contributo (fino al 90 % della spesa sostenuta), previsto dall'art. 1, comma 389 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’art. 1, comma 320 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, che per l’anno scolastico 2024/2025 acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
La misura, istituita nell’anno 2020 ed ora a regime, è stata modificata dal sopra citato art. 1, comma 320 della legge n. 213 del 2023, che ha previsto un unico contributo a favore di tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, statali e paritarie, per sostenere la spesa per l’acquisto di abbonamenti, collegati all’anno scolastico e non più all’anno solare.
Le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025.
Con successiva comunicazione della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, saranno indicate le modalità di trasmissione per via telematica.
Il bando è stato emanato ai sensi dell’articolo 4 del D.P.C.M. del 24 luglio 2024, adottato di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che, recando i criteri e le disposizioni applicative per l'accesso al contributo a favore delle istituzioni scolastiche, ha innovato la disciplina in un’ottica di semplificazione procedurale.
Spese ammissibili
Innanzitutto le pubblicazioni devono essere registrate presso il competente Tribunale ovvero iscritte al Registro degli operatori di comunicazione, e dotate della figura del direttore responsabile.
Inoltre, possono essere ammesse al beneficio, le sole spese relative a prodotti editoriali riconosciuti utili a fini didattici con delibera del Collegio dei docenti.
Non rientrano tra le spese ammissibili, le spese sostenute per:
- a) l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore non deliberati dal Collegio dei docenti;
- b) l’acquisto di libri;
- c) l’acquisto di servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali;
- d) l’acquisto di prodotti editoriali con finalità diversa da quella didattica, quali, a solo titolo esemplificativo, prodotti strumentali all’attività amministrativo-gestionale e di segreteria dell’istituzione scolastica.
Le spese relative agli abbonamenti devono essere sottoposte alla verifica del Revisore dei conti della scuola.
Sinergie di Scuola, in ragione degli argomenti trattati e delle sezioni dedicate, può essere considerata pubblicazione tecnica utile anche alla didattica.
È ovviamente in possesso delle necessarie certificazioni:
- Iscrizione R.O.C. n. 19898 del 20/07/2010
- Registrazione Tribunale di Torino n. 52 del 25/10/2010
- Codice ISSN 2498-9444.
Contenuti della domanda
La domanda deve includere, a pena di esclusione, idonea dichiarazione attestante:
a) gli estremi della delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici;
b) le spese conseguentemente sostenute per l’anno scolastico 2024-2025, nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025, per l’acquisto degli abbonamenti;
c) l’elenco dei prodotti editoriali acquistati, pubblicati in edizione cartacea ovvero editi in formato digitale;
d) gli estremi del conto di tesoreria intestato all’istituzione scolastica richiedente con il codice della competente Tesoreria provinciale dello Stato.
Risorse disponibili
Per la copertura degli oneri derivanti dal contributo per l’anno 2024 è disponibile l’importo di euro 3.000.000.
A ciascuna istituzione scolastica richiedente il contributo ed in possesso dei requisiti prescritti, è riconosciuto il rimborso nella percentuale, prevista per legge, del 90 per cento della spesa ammissibile sostenuta.
In caso di insufficienza delle risorse disponibili, in relazione alle istanze ammesse, si procede al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.