Sono stati molti i docenti e Ata che sul cedolino di gennaio hanno rilevato la "retrocessione" della propria posizione stipendiale. Ma il Mef tranquillizza: con la rata di febbraio tornerà tutto a posto.
Con il messaggio n. 5 del 27/01/2014 NoiPA riepiloga gli interventi effettuati e in corso di attuazione nel sistema nei confronti del personale della scuola, in materia di automatismi stipendiali.
Nella nota si legge che, in attesa della conclusione della sessione negoziale Comparto Scuola per il recupero delle utilità dell’anno 2012, al fine della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici, è stata disposta la sospensione cautelativa dei crediti erariali applicati in relazione al blocco degli automatismi stipendiali per l’anno 2013.
Per quanto riguarda gli stipendi di gennaio, già emessi, il rimborso del debito è stato effettuato con emissione straordinaria con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario. Nello stesso tempo si è provveduto alla sospensione del credito erariale eventualmente rateizzato sulle successive mensilità.
In applicazione del D.L. n. 3, del 23 gennaio 2014, al personale interessato al riconoscimento dell’utilità dell’anno 2012, sempre nelle more della conclusione della relativa sessione negoziale, è stata ripristinata la posizione stipendiale superiore già attribuita nel 2013, ma successivamente retrocessa sulla mensilità di gennaio 2014.
L’importo di arretrato relativo alla mensilità di gennaio 2014 è stato registrato con il codice “4M2 - APPL. DL 3/2014 COMPARTO SCUOLA AC” e verrà liquidato con esigibilità entro la metà di febbraio. Confermata anche la proroga di un anno delle classi e degli scatti con decorrenza dal 2 gennaio 2014.
In attesa del supporto richiesto al MIUR per la regolarizzazione del personale non interessato al riconoscimento dell’utilità dell’anno 2012, e per il quale, pertanto, è applicata la retrocessione alla classe inferiore a quella già attribuita nel 2013, rimane ferma, al momento, la sospensione del recupero dei pagamenti già effettuati dal 1° gennaio 2013.
"Quest'ultima nota di NoiPa - scrive la Cgil - non fa altro che confermare l'enorme caos che Miur e Mef hanno creato gettando ancora più scompiglio tra i lavoratori quando sarebbe stato sufficiente scrivere già a gennaio come avrebbe operato NoiPA nei diversi passaggi: retrocessione stipendiale, economica, recupero, restituzione".
Lo stesso sindacato ha poi spiegato in sintesi cosa è accaduto in merito al dare/avere dei famosi 150 euro:
"Nel cedolino del mese di gennaio il recupero di 150,00 euro figura come arretrati a debito nella colonna delle ritenute. Questo debito ha comportato un prelievo Irpef minore in quanto ha abbassato l'imponibile fiscale di euro 150,00 di conseguenza nel mese di gennaio è stata prelevata meno Irpef. Basta verificare l'imponibile per rendersene conto. Pertanto nel cedolino della restituzione, sull'arretrato a credito lordo di 150,00 euro è stata calcolata l'Irpef e detratta. Ecco perché il netto restituito non è di 150,00 euro bensì di euro 150,00 meno l'irpef non calcolata nell'altro cedolino".
Per quanto riguarda i contributi previdenziali - rassicura la Cgil - nessuna preoccupazione perché sono stati regolarmente versati nel corso del 2013.
Intanto, nell'incontro di oggi al Miur si è parlato di scatti stipendiali.
Scrive sempre la Cgil: "Sul versante del ripristino degli scatti di anzianità di docenti e ATA, pur apprezzando l’impegno del Ministro per evitare il recupero forzoso in busta paga, dobbiamo rilevare che nessuna risorsa aggiuntiva è stata prevista e l’unica possibilità che ci è stata prospettata è la decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, che rappresenta un pezzo del salario accessorio del personale e l’unica fonte certa per sostenere l’ampliamento dell’offerta formativa. Nessuna soluzione invece per le posizioni economiche del personale ATA e per il salario di posizione dei Dirigenti scolastici".
La questione, dunque, è ancora aperta e lungi dall'essere completamente risolta.