Con propria comunicazione il Mef informa che con lo stipendio ordinario di gennaio è stata data applicazione al D.P.R. 122/2013 con blocco degli scatti di anzianità dal 2013 e contestuale recupero degli eventuali debiti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi.
Come da disposizioni concordate tra il Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è sospesa l'attività di recupero e l'importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014.
Ulteriori emissioni straordinarie potranno essere effettuate in attuazione delle decisioni che verranno assunte in sede governativa in ordine al riconoscimento degli scatti di anzianità ai lavoratori che ne abbiano beneficiato nell'anno 2013.
Intanto, sulla questione scatti, la FLC Cgil chiede al Governo di garantire anche il recupero del 2012.
"Il Consiglio dei Ministri - si legge in un comunicato di Pantaleo - oltre a ripristinare gli scatti per il 2013 deve garantire le risorse necessarie per emanare l’atto di indirizzo all’Aran per il pagamento degli scatti 2012. In tal senso ribadiamo la netta contrarietà della FLC CGIL ad utilizzare le risorse del mof per coprire gli scatti del 2012. Si possono utilizzare le risorse derivanti dai tagli alle scuola degli anni scorsi e dalle consistenti disponibilità derivanti da risorse non utilizzate".
Anche per Di Menna della Uil Scuola "sugli scatti di anzianità del personale della scuola la confusione regna sovrana". "Il Governo – spiega in sintesi – deve fare subito due cose: dare copertura all’anzianità del 2013 con un provvedimento e emanare l’atto di indirizzo all’Aran per il riconoscimento dell’anzianità 2012. Atto di indirizzo che non abbia rigidità e consenta di utilizzare consistenti disponibilità finanziarie non utilizzate".
"Oltre al recupero di validità del 2012 ai fini degli scatti di anzianità - scrive Scrima della Cisl -, devono trovare contestuale soluzione sia la questione delle posizioni economiche del personale ATA, sia quella della retribuzione dei Dirigenti scolastici legata al Fondo Unico Nazionale, che non può subire decurtazioni da cui deriverebbero pesanti effetti di retrocessione retributiva".