Nel numero di maggio di quest'anno avevamo parlato di una sentenza "storica" del Tar Lazio, che riconosceva il diritto dei bambini disabili ad avere adeguate ore di sostegno ma che, soprattutto, accoglieva il ricorso collettivo di diverse famiglie, contro diversi provvedimenti amministrativi restrittivi.
Prima e dopo quella sentenza, i Tar dislocati sul territorio hanno continuamente emanato pronunce favorevoli alle famiglie, riconoscendo il pieno diritto al sostegno nella misura richiesta ai bambini aventi diritto.
Per le analisi del merito delle decisioni rimandiamo ad altri approfondimenti, sollevando al momento una breve riflessione.
Da una ricerca operata sul sito della giustizia amministrativa, apprendiamo dei numeri incredibili. Tra il 3 e il 5 dicembre, tre giornate lavorative, il solo TAR Lazio ha prodotto ben 12 sentenze favorevoli ai genitori ricorrenti, non una contraria, per provedimenti riguardanti il nuovo anno scolastico. Alcune di queste sentenze sono collettive, dunque riguardano decine di genitori e di famiglie.
Solo tre giorni, dodici sentenze in un unico TAR: effettuare una proporzione anche al ribasso, moltiplicata per i 29 TAR dislocati sul territorio nazionale, dà la contezza di cosa stiamo parlando.
Le numerose e continue sentenze sul tema, in qualche caso concluse anche con una condanna al risarcimento del danno, hanno provocato e continuano a provocare spese per l'erario consistenti nella resistenza in giudizio e nella condanna alle spese processuali.
In tempi di revisione della spesa e dolorosi tagli, perché nessuno parla di queste spese dovute a causa del medesimo atteggiamento amministrativo, continuamente condannato dalla giurisprudenza?