"Tutto quello che potrà essere fatto a distanza dovrà essere fatto a distanza, eccetto quelle attività indifferibili, che i Dirigenti scolastici sanno quali essere sulla base delle singole istituzioni scolastiche".
Lo ha detto la Ministra Azzolina, nella diretta su Facebook, con il quale ha illustrato alcune delle misure per le scuole approvate dal Consiglio dei Ministri, contenute nel Decreto "Cura Italia".
E nel discorso, ha fatto alcuni esempi: "l’azienda agraria ha gli animali dentro. È chiaro che di quegli animali qualcuno dovrà occuparsi. Altro esempio banalissimo: se un genitore ha bisogno di prendere un libro che il bambino ha lasciato a scuola prenderà un appuntamento e rispettando le prescrizioni del Ministero della Salute andrà a prendere il suo libro. Ogni singola scuola sa esattamente quali sono le attività indifferibili. Significa quindi che fisicamente le scuole potranno anche chiudere, ma che il lavoro della scuola ovviamente non potrà fermarsi. E dovrà andare avanti secondo le indicazioni che adesso vi darò. La scuola è e deve essere un presidio dello Stato. […]"
Quindi, secondo le parole della Ministra, spetta al DS decidere cosa è indifferibile e cosa non lo è.
Non dimentichiamo, in proposito, che ai sensi del DPCM 8 marzo e successivi decreti sono consentiti spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. Ritirare un libro a scuola può essere considerata una necessità non indifferibile?
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