Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha reso noti i primi risultati della comunicazione effettuata dalle amministrazioni entro il 31 marzo scorso dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti pubblici in base alla legge n. 104/1992.
Dalle informazioni inviate da 15.303 amministrazioni pubbliche su 22.036 (scuole comprese), risulta che nel 2010 abbiano usufruito di tali permessi oltre 206.000 pubblici dipendenti per un totale annuo di 3.692.303 giornate lavorative (488.955,76 per permessi personali e 3.203.347,24 per assistenza a parenti o affini).
Le scuole sono risultate essere le amministrazioni più solerti nell'ottemperare alla nuova legge: hanno trasmesso i loro dati ben 9.506 istituti su 11.267, per un totale di 106.480 dipendenti dichiarati fruitori e di 1.362.498,65 giornate lavorative (134.691,85 per permessi personali e 1.227.806,80 per assistenza a parenti o affini).
Si tratta comunque di dati ancora provvisori. Se infatti le pubbliche amministrazioni che hanno chiuso la rilevazione sono 10.058, altre 5.245 devono ancora completare l'inserimento dei dati mentre ulteriori 6.733 non hanno ancora comunicato alcun dato. Per questo motivo è ragionevole ipotizzare che almeno 350.000 dipendenti pubblici abbiano usufruito nel 2010 dei permessi ex lege 104, per un totale di quasi 6 milioni di giornate lavorative.
Sulla base delle comunicazioni fin qui pervenute - calcolando uno stipendio medio del dipendente pubblico di 33.000 euro/anno e un totale di 220 giornate lavorate all'anno - si stima che le pubbliche amministrazioni abbiano sostenuto un costo annuo di 553.845.450 euro. Una cifra destinata a raggiungere il miliardo di euro qualora venga alla fine confermata la stima complessiva di 6 milioni di giornate lavorative fruite nel 2010.
“Se si rapporta questa ipotesi all'universo dei circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici – leggiamo nella nota del DPF - si può quindi ipotizzare che l'anno scorso un esercito di circa 30.000 dipendenti pubblici non abbia mai lavorato perché perennemente in permesso ex lege 104. Una cifra impressionante, che dimostra come in questi anni una legge sacrosanta si sia prestata a innumerevoli abusi. Il monitoraggio nasce proprio con l'intento di contrastare questa situazione intollerabile e recuperare risorse da destinare all'assistenza dei veri disabili e delle loro famiglie”.
Entro la fine del mese – annuncia il Ministro - i dati raccolti sul fenomeno (suddivisi per regione e per singola amministrazione) verranno pubblicati nella sezione "Operazione trasparenza" del sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione.