Il tema dell’incompatibilità allo svolgimento di una seconda attività nel pubblico impiego, in generale, e nella scuola, in particolare, è sempre piuttosto controverso, perché non esiste una disciplina univoca che racchiuda tutte le molteplici situazioni possibili.
Una di queste riguarda l’autorizzazione, da parte del Dirigente scolastico, allo svolgimento dell’attività libero-professionale per i docenti.
Le lacune e la scarsa chiarezza della relativa disciplina, hanno recentemente indotto il Consiglio Nazionale degli Ingegneri a formulare una serie di quesiti alle Autorità competenti in materia, per poter ottenere chiarimenti tali da ridurre le incertezze normative e i frequenti contrasti e diversità di vedute tra docenti e direttori didattici.
Capita infatti spesso che i Dirigenti scolastici non rispondano alle istanze di autorizzazione all'esercizio di attività libero-professionale (affermando che vige il regime del silenzio-assenso) oppure che pongano condizioni particolarmente stringenti in sede di rilascio della prescritta autorizzazione.
Per il momento ha solo risposto il Miur con un’interessante nota che chiarisce alcuni importanti aspetti utili sia per i docenti che intendano svolgere una seconda attività, sia per i Dirigenti scolastici che debbono concedere o meno l’autorizzazione.
Dei chiarimenti forniti dal Ministero ne parla Teresa Polsinelli nell’articolo “Docenti che esercitano l’attività libero-professionale” in Sinergie di Scuola n. 47 – Marzo 2015.
La lettura dell'articolo è riservato agli abbonati (Informazioni sull'abbonamento).