È tempo di pubblicazione, in questo periodo, delle graduatorie sia del personale docente sia degli ATA.
Riepiloghiamo quali sono le principali regole alle quali le scuole debbono attenersi per non violare la privacy degli aspiranti.
In proposito il Garante ha dedicato un paragrafo del Vademecum "La scuola a prova di privacy" alla pubblicazione online delle graduatorie del personale e supplenze.
Queste le indicazioni fornite:
"Gli istituti scolastici possono pubblicare, in base a quanto previsto dalle specifiche diposizioni di settore e nei tempi ivi stabiliti, sui propri siti internet le graduatorie di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA) per consentire a chi ambisce a incarichi e supplenze di conoscere la propria posizione e punteggio. Tali liste devono però contenere solo i dati strettamente necessari all’individuazione del candidato, come il nome, il cognome, il punteggio e la posizione in graduatoria.
Diversamente non devono essere riportati dati non pertinenti, quali, ad es., i numeri di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Tale diffusione dei contatti personali incrementa, tra l’altro, il rischio di decontestualizzazione e di perdita di controllo sui dati e potrebbe, in taluni casi, esporre i lavoratori interessati a forme di stalking o a eventuali furti di identità".
Sempre il Garante ha chiarito che "La pubblicazione su Internet di atti o documenti che riportano informazioni personali (graduatorie, circolari, determinazioni) deve avvenire nel rispetto dei principi generali di protezionedei dati, avendo riguardo anzitutto alla sussistenza di idonei presupposti di liceità della diffusione online dei dati personali, verificando altresì che i dati oggetto di pubblicazione siano “adeguati, pertinenti e limitati” rispetto alle finalità istituzionaliperseguite. Diversamente, tale diffusione può arrecare un pregiudizio allariservatezza individuale (specie nei confronti di persone vulnerabili, come minori o lavoratori)".
Per approfondimenti: