Il 25 gennaio si è svolto al MIM un incontro sulle problematiche del nuovo codice degli appalti, in particolare per quanto riguarda l'obbligo di digitalizzazione in vigore dal 1° gennaio.
Le richieste della FLC CGIL
Di seguito le principali criticità segnalate dalla FLC CGIL:
- portare a regime la proroga dello Smart Cig per acquisti inferiori a € 5.000 ed eliminare l’utilizzo dello SPID personale per l’accesso alla piattaforma
- risolvere le criticità relative alla gestione dei viaggi di istruzione - nel caso in cui si superi complessivamente la soglia dei 140.000 euro - e delle concessioni per bar e distributori di bevande in quanto in entrambi i casi la procedura non è consentita alle scuole che non sono stazioni appaltanti qualificate
- aggiornarne il quaderno sugli acquisti e potenziare il supporto HDAC per fornire alle scuole risposte tempestive ai loro quesiti.
Le richieste della CISL Scuola
La CISL Scuola e le altre organizzazioni hanno evidenziato:
- la necessità di semplificare in modo definitivo gli acquisti inferiori ai 5.000 euro;
- l’opportunità di rendere operativa la facoltà di delega del dirigente scolastico (prevista nella normativa) nell’acquisizione del Cig;
- la necessità di trovare soluzioni per la qualificazione delle stazioni appaltanti, particolarmente per la realizzazione dei viaggi di istruzione e per le concessioni relative ai servizi di bar interno all’istituto e per i distributori di alimenti;
- l’urgenza di formare il personale e di aggiornare i Quaderni operativi, utili strumenti a suo tempo messi a disposizione dal MIM per le procedure negoziali.
Hanno chiesto inoltre un deciso potenziamento delle risposte ai quesiti degli istituti scolastici attraverso le faq e il servizio di sportello.
Le richieste dell'ANP
L’ANP ha rappresentato le problematiche facendo riferimento a due categorie di criticità.
La prima riguarda la qualificazione delle stazioni appaltanti, richiesta dal Codice per le procedure sopra soglia: la legge ha evidenziato come le istituzioni scolastiche non posseggano i requisiti minimi per conseguirla. Tale situazione è ulteriormente aggravata dalla piena concomitanza della fase attuativa degli investimenti del PNRR le cui ingenti risorse richiedono, spesso, attività negoziali sopra soglia. Alle istituzioni scolastiche non resta nessuna possibilità se non quella di rivolgersi ad altre centrali di committenza, sovente inerti od oberate esse stesse.
Eppure, già l’articolo 7 del D.P.R. n. 275/1999 aveva previsto, per le istituzioni scolastiche, la facoltà di promuovere accordi di rete o di aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, così come la legge n. 107/2015, con lungimiranza, aveva fatto espressamente riferimento alle reti di ambito quale strumento efficace di gestione delle procedure di maggior interesse collettivo.
La problematica della qualificazione delle scuole come stazioni appaltanti si propone, peraltro, anche negli appalti di concessione dei servizi che, ai sensi del nuovo Codice, prescindono da qualsiasi soglia comunitaria.
Oggi, in buona sostanza, le istituzioni scolastiche riscontrano enormi difficoltà nell’organizzazione dei viaggi di istruzione, con grave danno sia per la loro offerta formativa sia per un settore nevralgico per l’economia del Paese quale quello turistico, oltre che nel garantire servizi di ristoro per studenti e personale. Lo stallo determinato da questo deprecabile stato di cose potrebbe arginarsi alternativamente attraverso la via legislativa, destinata però a inevitabili lungaggini, oppure tramite l’individuazione di “scuole polo”, da dotare di personale adeguato per numero e competenze, che agiscano da centrale di committenza per conto delle istituzioni scolastiche viciniori.
La seconda categoria di criticità attiene alle carenze e ai malfunzionamenti della Piattaforma dei Contratti Pubblici, oltre che alla non condivisibile gestione delle difficoltà tecniche insorte. L'ANP ha evidenziato l’assoluta necessità di ridurre la quantità di passaggi operativi rendendo tecnicamente possibile, per il dirigente, l’attribuzione al personale di segreteria di singole operazioni endoprocedimentali nonché di delega di funzioni, ferma restandone la responsabilità ultima. Non è minimamente concepibile che la dirigenza sia costretta a presidiare materialmente e personalmente tutta la procedura, data la necessità di operare mediante SPID personale e la possibilità di accreditare il personale per ogni singolo progetto.
Le soluzioni prospettate dal Ministero
Secondo quanto riporta sempre l'ANP, l’Amministrazione ha ricordato di avere già avviato il Piano di semplificazione, di sua più stretta pertinenza. Non può affrontare la tematica degli appalti se non in termini generali mentre, per quanto riguarda la nuova fase di digitalizzazione dei contratti pubblici, è in grado di impegnarsi a fondo e intende farlo per accompagnare le scuole. A tal fine, ha annunciato che ha in programma due incontri, con ANAC e CONSIP, per sottoporre loro le osservazioni e le segnalazioni formulate dalle organizzazioni sindacali. All’esito degli incontri, terrà una fase di confronto con queste ultime per prospettare soluzioni concrete.
Circa il tema della qualificazione delle stazioni appaltanti l’Amministrazione ha dichiarato che si sta impegnando su due fronti. Sui viaggi di istruzione si stanno cercando specifiche soluzioni derogatorie in vista delle quali è in atto una specifica interlocuzione. Rispetto alle concessioni di servizi, invece, ha chiesto all’ANAC se risulta possibile applicare anche ad esse la soglia europea di 143.000 euro.
Per quanto riguarda il MEPA, l’Amministrazione sta valutando insieme a CONSIP l’applicazione di soluzioni migliorative e specifiche per le istituzioni scolastiche.
Circa l’utilizzo dello SPID da parte del dirigente scolastico anche per attività di carattere istruttorio, l’Amministrazione ha comunicato di volere agire affinché la previsione normativa e contrattuale del potere di delega sia effettivamente praticabile e praticata anche all’interno della Piattaforma degli acquisti in rete. Infine, ha annunciato che a breve diffonderà una nota di chiarimenti e di indicazioni operative sul nuovo Codice dei contratti. Saranno inoltre resi disponibili i Quaderni sull’attività negoziale, con i relativi format, aggiornati alla vigente normativa.