Il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato nella giornata di ieri, 4 dicembre 2011, ha approvato un decreto legge che contiene un pacchetto di misure urgenti per assicurare la stabilità finanziaria, la crescita e l’equità.
L’insieme degli interventi ammonta a circa 20 miliardi di euro strutturali per il triennio 2012- 2014 con una forte componente permanente di risparmi conseguiti. La correzione lorda è di oltre 30 miliardi in quanto sono previsti interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10 miliardi.
Di seguito alcune delle misure approvate:
Interventi in materia pensionistica
E’ stato deciso il completamento della riforma della previdenza con l’estensione dal primo gennaio 2012 a tutti del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità future. Viene istituito un sistema flessibile per l’età di pensionamento, che viene elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di flessibilità è tra 66 e 70 anni. Le regole per le lavoratrici del settore privato raggiungono l’equiparazione ai lavoratori nel 2018. Garantita, invece, l’indicizzazione piena delle pensioni minime e parziale per quelle fino a due volte il minimo in circostanze estremamente difficili.
Aumento dell'IVA al 23%
L’aumento dell’IVA è deliberato in 2 punti percentuali a decorrere dal primo settembre 2012, a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare solo nel caso in cui sia necessario. In tal modo si evita che scatti la riduzione automatica di tutte le deduzioni e detrazioni fiscali in particolare sulla famiglia. La ridefinizione delle agevolazioni andrà a finanziarie il Fondo per la Famiglia istituito dal decreto approvato oggi.
Tracciabilità dei pagamenti
Viene attuato un pacchetto antievasione che prevede il divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai 1000 euro. La soglia è ridotta a 500 euro per i pagamenti effettuati da pubbliche amministrazioni per stipendi e prestazioni d'opera. Viene inoltre introdotto l'obbligo dei pagamenti telematici per la P.A.
Ritorna l'Ici sulla prima casa
Si chiamerà IMU e colpirà tutti gli immobili, compresa la prima casa, per la quale però si beneficerà di una detrazione fino a 200 euro. Le aliquote saranno diversificate: 0,4% sulla prima casa, contro lo 0,76% sulle seconde.
La nuova Ici, ha spiegato il vice ministro all'economia Grilli, colpirà