La vicenda delle posizioni economiche già attribuite al personale Ata sembra non avere fine.
Solo qualche giorno fa erano arrivate, tramite le Organizzazioni sindacali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu, le rassicurazioni del Miur: "Nessun recupero di somme per le posizioni economiche del personale ATA sugli stipendi di febbraio".
Se non che il 14 febbraio viene pubblicato sul portale NoiPA il messaggio n. 16 che chiaramente contraddice quanto garantito dal Ministero.
Infatti, con riferimento al blocco dei benefici riferiti alla prima e seconda posizione economica a decorrere dal 1° settembre 2011, sulla rata di febbraio il Mef ha provveduto alla chiusura al 31 gennaio 2014 dell’assegno “386-ATA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE” in godimento con decorrenza dal 1° settembre 2011 o decorrenza successiva. Sono stati invece mantenuti gli assegni con decorrenza antecedente al 1° settembre 2011.
Come se non bastasse, il Mef ha informato che sulla rata di marzo 2014 si procederà al recupero delle somme in più corrisposte con decorrenza settembre 2013 sia che si tratti di eventuali nuove attribuzioni sia che si tratti di somme corrisposte per posizioni economiche con decorrenza da settembre 2011. Non si darà invece ancora luogo - ma il Mef precisa "momentaneamente"- al recupero delle somme già corrisposte al personale interessato per i periodi da settembre 2011 a agosto 2013.
Inoltre, considerato che il blocco si estende ad ogni eventuale nuova attribuzione del beneficio economico anche se riferita ad annualità precedenti, sono sospesi i flussi automatizzati da Centro provenienti dal MIUR relativi ai benefici A.T.A.
A tale proposito, la Cisl Scuola scrive: "Inaccettabile il comportamento tenuto dall'Amministrazione, che ha fornito in sede di conciliazione notizie evidentemente inesatte. Che ciò dipenda da scarsa conoscenza dei fatti, o dalla impossibilità di governarli, è indifferente rispetto all'esito che ne consegue: il MIUR si rivela interlocutore poco affidabile e questo getta ombre preoccupanti sulla possibilità di chiudere in modo positivo il tentativo di conciliazione avviato il 12 febbraio e aggiornato al 18, in attesa degli esiti dell'annunciato incontro fra MIUR, MEF e Funzione Pubblica".
"È scandalosa - ha denunciato anche la Flc Cgil - la gestione di questa partita da parte di MIUR e MEF, che dapprima si rimpallano le responsabilità, ma poi procedono di comune accordo per togliere le somme legittimamente percepite dai lavoratori".