Una delle problematiche più spinose da fronteggiare nel mondo della scuola è sicuramente l’insorgenza di casi sanitari legati alle malattie infettive, le quali spesso – a causa di una inadeguata informazione e per la mancanza di uno specifico iter procedurale a sostegno dell’azione organizzativa – possono generare situazioni di allarmismo immotivate, se non in talune situazioni comportamenti amministrativi scorretti che si potrebbero evitare.
È possibile, al contrario, adottare un protocollo di azioni, caratterizzato da misure informative e preventive (nella letteratura di settore definite come “precauzioni universali”) e da interventi ad hoc per il trattamento di ogni caso sopraggiunto.
Al Dirigente scolastico, in virtù delle funzioni attribuite dall’art. 25 del D.Lgs. 165/2001, spetta l’adozione di siffatte misure che appaiono necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dell’intera comunità. La scuola, come agenzia educativa per eccellenza, deve fornire a tutti i suoi stakeholders un servizio conforme alle disposizioni di legge, predisponendosi a gestire anche complicati episodi di emergenza.
Del controllo e profilassi da attivare per una corretta procedura, nonché del ruolo del Dirigente scolastico e dell’intera comunità educante, si occupa l'ultimo articolo di Katjuscia Pitino "Il trattamento delle malattie infettive a scuola" pubblicato in Sinergie di Scuola n. 56 - Febbraio 2016.