Qual è la procedura da seguire per l’eliminazione dall’inventario? Esiste una priorità per la vendita?
L’art. 33 del Regolamento (D.I. 129/2018) si occupa delle procedure di eliminazione dei beni dall’inventario, prende in considerazione le varie tipologie di beni per cui è possibile l’eliminazione e indica la documentazione necessaria a sostegno del decreto del Dirigente scolastico. In tale provvedimento deve essere indicato, nel caso di mancanze o danneggiamenti, anche l’obbligo di reintegro a carico degli eventuali responsabili ovvero l’avvenuto accertamento dell’inesistenza di cause di responsabilità amministrativa, dandone adeguata motivazione.
È cura del Dirigente scolastico promuovere l’accertamento, formulare le consequenziali conclusioni e adottare le necessarie iniziative (dichiarazione sull’assenza di responsabilità amministrative e contabili; provvedimento di messa in mora dei responsabili finalizzato al reintegro patrimoniale; denuncia alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti; ecc.).
Per quanto riguarda i beni inservibili all’uso, cioè rotti, danneggiati, guasti, per cui la riparazione è antieconomica, sono eliminati dall’inventario con provvedimento del Dirigente scolastico.
I beni obsoleti e non più funzionali, cioè beni funzionanti ma ormai superati dal punto di vista tecnologico, anche in relazione alla cura dell’interesse pubblico perseguito, sono eliminati dall’inventario previa cessione con provvedimento del Dirigente scolastico.
L’art. 34 del D.I. 29/2018 stabilisce che i materiali di risulta, i beni fuori uso, quelli obsoleti e quelli non più utilizzati sono ceduti dall’Istituzione previa determinazione del loro valore, calcolato sulla base del valore di inventario, dedotti gli ammortamenti, ovvero sulla base del valore dell’usato per beni simili, individuato da apposita commissione interna. Detta Commissione Tecnica – la cui composizione e il cui funzionamento saranno opportunamente disciplinati dal regolamento interno della Istituzione scolastica – deve essere nominata dal Dirigente che ne designa i componenti, almeno tre (e comunque sempre in numero dispari), preferibilmente con competenze o cognizioni tecniche, nell’ambito del personale docente e ATA.
Per intuibili ragioni di trasparenza e neutralità non dovrebbero farne parte né il Dirigente scolastico, né il DSGA. La Commissione ha il compito di verificare lo stato dei beni, attestando, in uno specifico verbale, che sono inservibili all’uso ovvero non più funzionali all’attività istituzionale. Deve inoltre determinare il relativo valore dei beni oggetto di valutazione. La Commissione, poiché agisce collegialmente, non può funzionare con meno di tre membri e le decisioni sono prese a maggioranza relativa; essa nella sua prima riunione stabilisce i criteri e le modalità del proprio funzionamento. La commissione deve concludere i propri lavori con un verbale a firma di tutti i componenti. Le operazioni di verbalizzazione sono effettuate direttamente dalla Commissione che provvede alla nomina nel proprio interno di un componente con funzioni di segretario.
La vendita è effettuata con avviso da pubblicarsi nell’albo dell’Istituzione scolastica, e aggiudicazione dei beni al miglior offerente.
Il provvedimento di discarico inventariale, da adottare dal Dirigente scolastico, oltre all’elenco dei beni, dovrà dare atto dell’avvenuto versamento del corrispettivo di aggiudicazione.
Le eventuali spese, anche di natura tributaria, sono a carico dell’acquirente, salvo diversa previsione di legge (per i beni deve essere individuato un valore da porre a base d’asta e gli offerenti devono partire da quel valore in crescendo per l’aggiudicazione). In caso di aggiudicazione non andata a buon fine, anche per gara deserta, i beni possono essere ceduti a trattativa privata, sempre a titolo oneroso.
Per il discarico inventariale vanno osservate le modalità descritte in caso di aggiudicazione.
In alternativa alla cessione a trattativa privata, con provvedimento motivato del Dirigente scolastico, i beni possono essere trasferiti a titolo gratuito a favore di enti pubblici non economici ovvero, in subordine, di enti non profit (Onlus, pro loco, parrocchie, enti di promozione sociale ecc.).
Il discarico dall’inventario va documentato anche con il verbale di consegna dei beni trasferiti, debitamente sottoscritto dal rappresentante dell’ente trasferitario.
In estremo subordine, nell’ipotesi in cui né la cessione a titolo oneroso né la cessione a titolo gratuito abbiano dato esito, con provvedimento motivato del Dirigente scolastico è disposta la destinazione dei beni allo smaltimento (c.d. “avvio alla discarica pubblica”). Il ricorso allo smaltimento di materiali potenzialmente dannosi all’ambiente o alla salute (c.d. rifiuti speciali), poi, deve avvenire nel rispetto delle norme di tutela ambientale, tenuto conto delle prescrizioni di cui all’art. 34 del Regolamento, oltre che dell’eventuale onere economico. Il discarico inventariale va documentato anche con il verbale attestante lo smaltimento dei beni, nel rispetto della normativa in materia ambientale.
L’art. 34 del Regolamento, come abbiamo visto, prevede dunque la possibilità per l’Istituzione scolastica di stipulare contratti di vendita dei beni fuori uso, dei beni obsoleti e di quelli non più utilizzabili.
Per la conclusione di questi contratti di vendita sono necessari i seguenti adempimenti:
- costituzione della commissione interna;
- procedura di discarico dei beni fuori uso e non più utilizzabili;
- pubblicazione dell’avviso d’asta per i beni osboleti utilizzabili per altri scopi;
- comunicato agli alunni e al personale della scuola;
- aggiudicazione della gara;
- stipula del contratto a trattativa privata con il migliore offerente;
- cessione a titolo gratuito dei beni.
La Commissione consegna al Dirigente scolastico l’elenco dei beni da cedere con relativa assegnazione del valore da porre a base d’asta. Il Dirigente scolastico provvede all’emanazione di un avviso d’asta da pubblicare sul sito internet della scuola e da comunicare agli alunni.
La pubblicazione deve avvenire almeno 15 giorni prima della data stabilita per l’aggiudicazione della gara. L’avviso d’asta deve contenere il giorno e l’ora in cui avverrà l’aggiudicazione, il prezzo posto a base della gara, nonché le modalità di presentazione delle offerte. Il prezzo da porre a base d’asta è quello del valore del bene risultante dall’inventario o il valore dell’usato di beni simili e comunque quello stabilito dalla Commissione.
Le offerte devono essere segrete e devono pervenire all’Istituzione scolastica in busta chiusa entro la data stabilita. Nel giorno stabilito per l’asta, sulla base delle offerte pervenute si procede all’aggiudicazione al concorrente che ha offerto il prezzo migliore, superiore o almeno uguale a quello indicato nell’avviso d’asta. L’asta si conclude con la stesura del verbale di aggiudicazione.
Si procede poi con la stipula del contratto di vendita dei materiali oggetto dell’asta fra il Dirigente scolastico e l’aggiudicatario.
Nel caso in cui la gara sia andata deserta, si procederà con le modalità seguenti:
- vendita mediante trattativa privata, se esiste qualche acquirente;
- in mancanza di acquirenti i beni possono essere ceduti a titolo gratuito. La cessione gratuita può essere fatta sia a favore di privati, sia di enti;
- i soli beni non più utilizzabili per fini istituzionali possono essere ceduti direttamente a trattativa privata ad altre Istituzioni scolastiche o altri enti pubblici;
- nell’impossibilità di rimettere a chiunque i beni si procederà alla eliminazione dei materiali che potrà avvenire con i sistemi vigenti della raccolta rifiuti. Si dovrà tenere conto delle varie tipologie di beni da eliminare compatibilmente alle norme esistenti per i rifiuti elettrici ed elettronici e rifiuti speciali. Il Dirigente scolastico autorizza, con provvedimento formale, il consegnatario a provvedere alla cancellazione e libera consegnatario e affidatari dalle responsabilità di custodia e gestione connesse. Lo scarico inventariale deve essere proposto dal consegnatario al Dirigente scolastico. Al provvedimento dirigenziale deve essere allegato il verbale della commissione.
In merito alle priorità da seguire per la vendita, è necessario procedere così: prima agli alunni e personale della scuola, poi altre scuole, enti ecc.