La Comunicazione della Commissione sulla realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione entro il 2025 del settembre 2020 indica i Teachers and trainers come una delle sei principali dimensioni per consolidare gli sforzi in corso e sviluppare ulteriormente la collaborazione tra Stati membri nel settore educativo.
Nella Comunicazione si sottolinea come la pandemia da Covid-19 abbia avuto e stia avendo gravi ripercussioni sui sistemi di istruzione e formazione in Europa.
Tuttavia, se da una parte, si riconosce universalmente agli insegnanti il loro ruolo cruciale che si evolve con l’insorgere di nuove esigenze, aspettative e responsabilità, specialmente in questo drammatico momento storico, dall’altra si assiste anche, ormai da un po’ di anni, a una crisi professionale piuttosto importante, che vede sistemi scolastici sempre più in difficoltà nel reclutare insegnanti motivati e competenti.
Il rapporto di Eurydice, Teachers in Europe: Careers, Development and Well-being, che ha come focus gli insegnanti della scuola secondaria inferiore, si inserisce perfettamente in questo dibattito offrendo evidenze sia sulle politiche che sulle pratiche in chiave comparata. Infatti, mette insieme i dati Eurydice basati sulla normativa nazionale con i dati sulle pratiche e le percezioni degli insegnanti tratti dall’indagine internazionale TALIS 2018 dell’OCSE.
La carenza di insegnanti non è un problema nuovo, che però sembra essere addirittura peggiorato negli ultimi anni. Questa problematica riguarda ben 35 sistemi educativi in Europa. Le carenze possono essere particolarmente acute in materie specifiche come le cosiddette STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e le lingue straniere. Questi problemi di carenza e di eccesso di offerta possono essere dovuti a diverse ragioni, come la mancanza di pianificazione nella formazione iniziale dei docenti o i bassi tassi di reclutamento dovuti alla riduzione della spesa nel settore pubblico.
L’invecchiamento degli insegnanti è un altro nodo problematico che interessa più della metà dei sistemi educativi, l’età avanzata degli insegnanti aggiunge un ulteriore elemento di vulnerabilità ai sistemi educativi nel loro insieme, sia per la maggiore fragilità degli stessi, sia per la diffusa difficoltà tra gli insegnanti più anziani di gestire la didattica a distanza attraverso le nuove tecnologie.
Altre problematiche significative che mergono chiaramente dal rapporto sono rappresentate dalle condizioni di lavoro, formazione e avvio della carriera.