A supporto della trattazione "Appalti, contratti d'opera e di somministrazione", pubblicata sul n. 5 di Sinergie di Scuola, si riporta di seguito il contenuto degli Allegati X e XI del D.Lgs, 81/08 da tener presente nella redazione del DUVRI:
ALLEGATO X
ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE DI CUI ALL'ARTICOLO 89 COMMA 1, LETTERA A)
1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
2. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.
ALLEGATO XI
ELENCO DEI LAVORI COMPORTANTI RISCHI PARTICOLARI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI
1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a m 1,5 o di caduta dall'alto da altezza superiore a m 2, se particolarmente aggravati dalla natura dell'attività o dei procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell'opera.
2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi
particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un'esigenza legale di
sorveglianza sanitaria.
3. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti.
4. Lavori in prossimità di linee elettriche aree a conduttori nudi in tensione.
5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento.
6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie.
7. Lavori subacquei con respiratori.
8. Lavori in cassoni ad aria compressa.
9. Lavori comportanti l'impiego di esplosivi.
10. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti.
I requisiti professionali necessari e l'esonero dai corsi di formazione
I tempi per la valutazione stress lavoro correlato in Blog Sicurezza
Un Dirigente scolastico nostro abbonato mi chiede se il termine del 31 dicembre per l’elaborazione della valutazione dello stress lavoro correlato sia "tassativo" o se, come sembra evincersi dalla lettura della circolare del Ministero del Lavoro del 18 novembre scorso, sia da intendersi come il termine iniziale dal quale la valutazione dovrà essere inserita nel DVR secondo le indicazioni riportate nella circolare stessa.
In pratica, il Dirigente scolastico cosa deve fare? E quanto tempo ha per farlo?
La lettura della circolare in esame è corretta: il termine del 31/12/2010 è il termine per dare inizio al processo di valutazione del rischio di stress lavoro correlato.
L’arco temporale in cui il rischio da stress lavoro-correlato deve essere affrontato è però una scelta personale di ciascun Dirigente scolastico. Il legislatore non stabilisce delle tempistiche proprio perché in realtà la filosofia dell’intera valutazione del rischio è quella di avere un processo perennemente aperto e dinamico; con la definizione delle misure di prevenzione e protezione del rischio vengono anche stabilite delle priorità di intervento e delle tempistiche per la verifica dei risultati ottenuti dall’attuazione della misura.
Entro il 31/12/2010 il datore di lavoro dovrà quindi dimostrare di aver iniziato a trattare la valutazione del rischio stress lavoro correlato, partendo proprio dalla fase preliminare, quella della rilevazione degli indicatori oggettivi e verificabili: indicatori aziendali, contesto di lavoro, contenuto del lavoro.
Per affrontare questa prima fase può essere utile servirsi di check list, quali ad esempio la proposta metodologica suggerita dall’ ISPESL in collaborazione con l’ASL 20 di Verona.
La fase di approfondimento invece può richiedere tempi più o meno lunghi, a seconda della metodologia di valutazione adottata, della peculiarità del contesto di lavoro, delle problematiche emerse in fase preliminare, dalla necessità di richiedere il supporto di figure professionali specifiche, quali ad esempio lo psicologo del lavoro.
Entro il 31/12/2010 sarà quindi opportuno che nel DVR siano riportati gli esiti della fase di valutazione preliminare, indicando poi una tempistica ragionevole (3-6 mesi) in cui verrà approfondita la valutazione.
Di fronte al terremoto, gli italiani sono fatalisti e poco informati
Approvate le indicazioni in vista del termine del 31 dicembre
La scadenza è prevista per il 31 dicembre prossimo
Durante l’udienza dello scorso 26 ottobre 2010 nel processo per la morte dello studente Vito Scafidi, l'ex preside Torelli del Liceo Scientifico Darwin di Rivoli (TO) racconta di aver effettuato diverse richieste di intervento alla Provincia per problemi di sicurezza, ma per la maggior parte sono rimaste inevase a causa della mancanza di fondi.
La preside racconta inoltre che dei controsoffitti nessuno se ne era preoccupato, c’erano state alcune segnalazioni di pannelli non posizionati bene in altre aule, non in quella dove Vito Scafidi è morto proprio per il crollo di una contro-soffittatura.
“Personalmente, - ha dichiarato - non avevo mai notato la botola sul soffitto dell'aula del crollo né di altre aule, né nessuno me ne aveva mai parlato. I controsoffitti non erano indicati in alcun documento di valutazione dei rischi della scuola”.
L' 11 ottobre scorso ha preso fuoco il tetto di una scuola materna nel comune di Rivoli (TO).
Data la delicatezza dell'intervento, sono prontamente intervenuti 20 vigili del fuoco, coordinati dal Comandante Provinciale di Torino.
Non ci sono state conseguenze per i bambini presenti, in quanto prontamente portati nel punto esterno di raccolta dal personale incaricato per le misucre di evacuazione, così come previsto dal piano di evacuazione scolastico.
Edilizia scolastica: nuovo contributo nel Blog Sicurezza
Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’elenco delle scuole destinatarie degli interventi di messa in sicurezza previsti dall’Intesa tra Anci e Miur, l’Associazione dei comuni italiani ha invitato gli enti assegnatari del contributo finanziario ad avviare quanto prima le procedure per la stipula delle Convenzioni che consentiranno l’acquisizione diretta delle risorse assegnate dal primo programma stralcio.
Il finanziamento è concesso per gli interventi urgenti di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici.
Il primo piano di interventi e il relativo riparto della somma stanziata - pari a poco più di 358 milioni di euro - è stato deliberato lo scorso 13 maggio dal CIPE (G.U. n. 215 del 14.09.2010).